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La storia del Taekwondo: tra arti marziali, tradizione e cultura

Il Taekwondo è un'antica arte marziale coreana diventata nella seconda metà del '900 uno sport da combattimento e annoverabile dal 2000 fra le discipline olimpiche.

Bandiera-Corea

Questa particolare arte marziale si basa principalmente sull'uso di una grande varietà di tecniche di calcio molto spettacolari, per questo motivo è diventata l'arte marziale più popolare e diffusa al mondo con oltre 70 milioni di praticanti in ben 210 nazioni.

Oggi Il Taekwondo si compone di tre "Specialità": combattimenti, forme o Poomsae e Freestyle.

Il significato della parola Taekwondo e come si pronuncia

Il termine Taekwondo (si pronuncia Tekuondò) è formato da tre sillabe: tae ( che significa “colpire con i piedi” o calci), kwon (che si traduce con “colpire con il pugno”) e do (che genericamente significa “arte”, “disciplina”, “metodo”, “cammino” o “via”). Per cui la parola “Taekwondo” può essere tradotta con la definizione di «Arte dei calci e dei pugni in volo». Talvolta il nome è trascritto anche nelle forme tae kwon do, taekwon-do o tae-kwon-do, ed è spesso abbreviato in TKD.

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La Storia del Taekwondo: le origini e il "Taek Kyon"

Le origini del Taekwondo possono essere ritrovate nell'antico "Taekkyeon", ossia un'antica arte marziale praticata in Corea in passato per esigenze di difesa personale e vissuta come una sorta di ritualità sportiva.

Stiamo parlando più precisamente del VI secolo d.C. circa quando la Corea era ancora divisa in 3 grandi regioni e la dinastia Silla del re Chinchung era minacciata dalle incursioni dei guerrieri Koguryo.

La leggenda narra che vi fosse solo un uomo in grado di creare in poco tempo un esercito specializzato in grado di resistere alle offensive esterne: il monaco buddista Won Kwang Bopsa, il quale, chiamato alla corte del re, formò in breve un'élite di uomini invincibili, abili nell'uso delle armi e ancor più abili nell'uso del proprio corpo come arma.

I guerrieri del monaco Bopsa formarono in questo modo il famoso ordine del Hwa Rang (ossia "fiore della gioventù"), i cui membri dovevano essere sia validi guerrieri (abili nell'equitazione, nel tiro con l'arco, nella scherma e nella tattica militare), sia degli esempi da seguire dal punto di vista culturale e morale grazie alle conoscenze nel campo della letteratura, dell'arte, della scienza, della storia, della filosofia confuciana, dell'etica e della morale buddista.

L'arte marziale propria di questi guerrieri venne chiamata, appunto Taek kyon (che significa "combattimento con le gambe") poichè privilegia le tecniche di calcio rispetto a quelle di pugno.

Grazie ai guerrieri del Hwa Rang, la dinastia Silla ebbe la supremazia sugli altri due regni della Corea, Koguryo e Paekche, riuscendo, dunque, ad ottenere l'unificazione di tutta la nazione

L'ultimo secolo: dall'occupazione giapponese alla nascita della World Taekwondo.

All'inizio del XX secolo, con l'occupazione coreana da parte del Giappone, vi fu il divieto di praticare ogni forma di arte marziale riconducibile all'identità culturale, con lo scopo, appunto, di annullare e soppiantare ogni forma di cultura nativa.

Tuttavia, il Taekkyeon non sparì e seppur clandestinamente e camuffato da danza, continuò ad essere praticato. Ad ogni modo, l'influenza della cultura e delle arti marziali giapponesi contribuirono all'evoluzione della disciplina marziale.

Finita la seconda guerra mondiale con la disfatta delle truppe giapponesi, in Corea riprese la pratica delle arti marziali con gli aggiornamenti e le influenze delle discipline native ed esterne. Per questo motivo, secondo alcuni studiosi, il Taekwondo sarebbe un'arte marziale derivata dall'antico Taekkyon e mescolata con il Karate e altre discipline delle nazioni vicine.

Nel 1952, nel piena della guerra tra le due Coree, durante un'esibizione di arti marziali, il Presidente coreano, stupito per l'abilità degli "artisti" decise di introdurre la pratica delle arti marziali nell'addestramento dell'esercito coreano. Così, nel 1955, durante l'assemblea alla quale parteciparono le 9 Scuole (Kwan) più importanti, il generale dell'esercito Choi propose il nome Taekwondo come nome dell'arte marziale unificata coreana.

Successivamente, a causa di contrasti interni venne fondata da un lato la International Taekwondo Federation (ITF) in Corea del Nord e dall'altro la World Taekwondo Federation (WTF) in Corea del Sud.

Le due federazioni ITF e WTF (oggi solo WT) sono molto differenti per stile, regolamento, programma ed obiettivi. Inoltre, dall'edizione delle Olimpiadi di Sidney 2000, il Taekwondo WTF è uno degli unici due sport da combattimento asiatici (insieme al Judo) previsto nel programma dei giochi olimpici, anche grazie alla prima dimostrazione internazionale avvenuta alle olimpiadi del 1988 a Seul.

Taekwondo Seoul-88

Il Taekwondo moderno

Gli ultimi 20 anni sono quelli che hanno dato al Taekwondo le più grandi soddisfazioni sia in termini di visibilità sia per la diffusione: oggi non è solo un'arte marziale, ma molto di più! Il Taekwondo è diventato, infatti, uno sport olimpico fra i più apprezzati, uno stile di vita all'insegna del rispetto, della concentrazione e dell'impegno costante, una disciplina che incorpora tecniche di rilassamento miste a forza, potenza, flessibilità, rapidità, precisione, agonismo e autocontrollo.

Chi si avvicina a questa bellissima arte marziale ed entra in una palestra di Taekwondo si avvicina a tutto questo mondo, imparando a conoscere meglio il proprio fisico e migliorando il rapporto con le altre persone. Il Taekwondo oggi è anche un ottimo strumento educativo per i bambini, ideale per la loro crescita psico-fisica-cognitiva, insegnando loro il rispetto e la fiducia in se stessi.

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