Arti marziali Palermo: alla scoperta del Taekwondo
Il Taekwondo è l'arte marziale più diffusa al mondo, praticata in oltre 200 Paesi nel mondo e sport olimpico dal 2000; eppure in tanti ancora non la conoscono.
Calci spettacolari, acrobazie, eleganza nei movimenti e potenza: il Taekwondo oggi è uno sport completo raccomandato dagli esperti soprattutto per i bambini grazie agli aspetti socio-pedagogici e agli insegnamenti che trasmettono disciplina e rispetto delle regole.
Cosa è il Taekwondo? Le caratteristiche di questa arte marziale coreana
Le arti marziali hanno fatto il loro ingresso nel mondo occidentale nel corso dell'ultimo secolo e in Italia intorno agli anni '70 grazie ai film di Bruce Lee.
Tante altre star del cinema hanno avuto successo con le arti marziali: Jean Claude Van Damme, Jet Li, Jackie Chan, Chuck Norris: sono solo alcuni dei nomi più famosi nell'ambito del cinema che hanno aperto la diffusione in Europa e in America delle arti marziali.
Il Taekwondo è arrivato in Italia intorno agli anni '50 grazie al M° Park Sun Jae: a lui si deve tra l'altro l'impegno nella creazione della FITA - Federazione Italiana Taekwondo, riconosciuta dal CONI e in ambito internazionale.
Per saperne di più sulle origini del Taekwondo vedi anche:
Per saperne di più sulla nascita del Taekwondo in Italia e della FITA vedi anche:
Oggi è possible distinguere tra il Taekwondo tradizionale e quello sportivo. Il primo è quello codificato negli anni '50 dall'esercito coreano e tramanda non solo gli aspetti fisico-tecnici ma anche la tradizione e la cultura Sud-coreana. Il Kukkiwon è l'ente internazionale preposto alla diffusione e all'aggiornamento della disciplina marziale.
Il secondo, invece, è il Taekwondo sportivo che a sua volta si estrinseca in tre discipline complementari tra loro:
- Forme (o Poomsae),
- Combattimento (o Kyorugi)
- Freestyle
Forme - Poomsae
Le forme o Poomsae del Taekwondo sono dei combattimenti con avversari immaginari con posizioni, attacchi e parate codificati, nei quali l'atleta deve dimostrare di sapere eseguire ogni movimento con la massima precisione possibile dimostrando equilibrio, potenza ed espressività.
Le forme rappresentano il bagaglio tecnico, storico e marziale del Taekwondo, infatti prendono il nome dagli elementi della natura e si identificano con concetti della filosofia orientale o avvenimenti storici.
L'allenamento delle forme aiuta a sviluppare non solo la tecnica dell'atleta ma anche la capacità di concentrazione, dovendo eseguire movimenti complessi esprimendo forza e controllo.
Combattimenti
Il combattimento nel Taekwondo si definisce full contact, ossia a contatto pieno e si sviluppa nell'arco di tre round da 90 o 120 secondi (in base alla categoria di età) al termine dei quali vince l'atleta che fa più punti.
I punti vengono segnati grazie ai calci diretti al tronco o in testa per mezzo dei sensori presenti sulle protezioni dei piedi e quelli della corazza e del caschetto. I pugni possono essere diretti solo al tronco e generano punti quando sono portati a segno con la giusta tecnica e la potenza adeguata.
La vittoria può avvenire per superiorità ai punti oppure, per KO o per Points gap (differenza di almeno 20 punti dopo la fine del secondo round).
Grazie a questo regolamento e alle numerose protezioni obbligatorie che salvaguardano l'incolumità degli atleti è stato possibile riconoscere il Taekwondo come disciplina olimpica.
Freestyle
Il Freestyle del Taekwondo è l'evoluzione moderna delle forme e unisce l'aspetto tecnico con quello acrobatico. L'esibizione dell'atleta infatti deve essere costituita da un insieme di tecniche tipiche delle forme (attacchi, parate e posizioni) amalgamate fra loro da salti, calci volanti, acrobazie, calci in rotazione e sequenze di combattimento eseguite su un sottofondo musicale di massimo 70 secondi.
Nel Freestyle, infatti, i criteri di valutazione sono divisi in due parti:da un lato si giudica l'esecuzione e la perfezione delle tecniche acrobatiche, dall'altro si giudica l'espressività, la musicalità e il ritmo. Lo sviluppo del freestyle negli ultimi 10 anni è stato tale per cui vi è una corrente sportiva che ha proposto con discreto successo di presentare anche alle Olimpiadi questa branca del Taekwondo.
L'uniforme e le cinture del Taekwondo
L'uniforme di allenamento del Taekwondo si chiama Dobok ed è composta da una giacca bianca chiusa (diversa da quella del karate o del judo) e dai pantaloni che possono essere bianchi o colorati (neri, blu o rossi) se si tratta del dobok da esibizione per le forme e il freestyle delle cinture nere e dei Poom. Il colletto della casacca è bianco per le cinture colorate (tutte le cinture prima della nera) e nero per le cinture nere.
Nel Taekwondo esistono 10 cinture colorate e 9 Dan per le cinture nere. I colori delle cinture sono: bianca, gialla, verde, blu e rossa ai quali si aggiungono le cosiddette mezze cinture, ossia i gradi intermedi. Ad ogni colore corrisponde un significato ben preciso e delle competenze predefinite.
Al raggiungimento della cintura nera comincia un nuovo percorso ed è possibile acquisire nuovi gradi, chiamati appunto Dan. Inoltre, l'accesso alla cintura nera permette di partecipare alle competizioni nazionali e internazionali più importanti, di accedere alla carriera arbitrale e di acquisire la qualifica di tecnico allenatore, idonea per l'apertura di una società sportiva.
L'Asd Taekwondo Sport Academy: molto più di una semplice palestra
Presso l'Asd Taekwondo Sport Academy troverai tutto ciò che ti serve per entrare nel mondo del Taekwondo: tecnici qualificati, arbitri nazionali e atleti di interesse nazionale e con esperienza internazionale. Ogni anno forniamo le basi ai nuovi ufficiali di gara e ai nuovi tecnici, i quali dopo aver frequentato i corsi regionali e nazionali possono accedere a un tirocinio mirato in un ambiente sempre stimolante e aggiornato. La competizione fra gli atleti e la partecipazione agli eventi sportivi più importanti, inoltre, garantiscono un livello tecnico-agonistico significativo e di alto livello.